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Immagine del redattoreRiccardo Pes

Nordic Breath: Ode ai venti del Nord sul monte Stac Pollaidh

Immerso nel cuore selvaggio degli altopiani scozzesi, Stac Pollaidh offre uno dei paesaggi più mozzafiato che si possano immaginare. Le sue cime imponenti e gli ampi scenari della zona montuosa di Assynt, che si aprono sempre di più ad ogni passo, hanno ispirato innumerevoli avventurieri e artisti. Come musicista, questo contesto così impetuoso, ha suscitato immediatamente qualcosa di molto profondo, un desiderio forte di ascolto e di comprensione. È nato così il brano Nordic Breath, durante un'escursione in solitaria sul monte Stac Pollaidh.



Durante questo periodo di residenza artistica, ho scoperto che le Highlands scozzesi possiedono un modo unico di ispirare melodie e suoni. Mentre salivo le pendici rocciose, ricoperte a macchia da cespugli autoctoni dello Stac Pollaidh, mi sono ritrovato incantato dalla ruvida bellezza di quei versanti. Sopra di me, le nuvole, mutevoli nella loro natura, venivano sospinte dal vento impetuoso che ululava attraverso le valli. Nonostante il freddo e la difficoltà a camminare per il vento forte, provavo una profonda serenità. Circondato dagli elementi selvaggi della natura, ho capito che dovevo eseguire qui Nordic Breath: una composizione profondamente legata a questo paesaggio scozzese e al suo spirito indomito.


Mentre salivo il criniale del monte mi soffermavo ad ammirare la bellezza primordiale del paesaggio. È proprio questa sua essenza che ha mi ispirato l'incipit del brano musicale. In ogni passo cercavo di capire come catturare lo spirito della montagna, cominciando già ad immaginare la struttura ed alcuni elementi melodici.


Il tempo ha cominciato a peggiorare e ll vento soffiava cosí forte da emettere degli ululati, quasi fossero un grido che chiedeva di essere ascoltato. Il suo suono, catturato dal mio registratore, ha aggiunto un sottofondo mistico alla mia esecuzione, accentuandone ancora di più l'impatto emotivo che stavo provando.


Man mano che suonavo, le condizioni atmosferiche si sono rese sempre più difficili al punto da avere le dita completamente intorpidite dal freddo. Terminare il brano non è stata per nulla un’impresa facile ma ho subito colto questo come uno stimolo a cercare ancora di più il dialogo tra la musica che stavo suonando e l'ambiente che così prepotenemente richiamava la mia attenzione. È stata una lotta fino alla fine per cercare di mantenere l'arco sulle corde, costantemente spinto da raffiche imprevedibili di vento forte, ma che esperienza incredibile!


Posso dire che Nordic Breath è stato forgiato da questo splendido paesaggio e a lui rimarrà per sempre indissolubile.



🙏 This was only made possible thanks to public funding from the National Lottery through Arts Council England, Agostino Bran, Nicla Bravin, Silvana Vassili, Massimo De Mattia, Luigina Perosa, Izabela Puszczykowska, Brenda Neece, CelloMuseum.org



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